 | Celiane4ever |
| | White Note Project
L'idea di questa iniziativa è nata su msn, da una conversazione multipla fra mosche bianche, che con l'intento di lavorare per gli utenti del forum *ovviamente* si sono scervellate per trovare un modo originale per festeggiare il primo compleanno della nostra community!
E visto che molte fra noi sono ottime scrittrici, si è deciso di organizzare una mega round-robin, dove racchiundere alcune particolarità insostituibili di questo pairing, come il suo essere estremamente Candido, e il fatto che il caro vecchio Chouji sa.
Grazie all'alta partecipazione e l'impegno di tutti è uscito davvero un bel lavoro, percui, visto che a scrivere intro faccio pena, passo direttamente a ringraziare chi ha messo il suo tempo in questa cosa, e a pubblicare il primo capitolo!
Writers:
CrazyforNana & Aury
Ely12-chan & kari16
WishfulThinking & Eleanor89
Ino-chan & Shika-kun
Elwerien & Blackie
Solarial & Rinoa
Luly & Paccy
Akami & Kiu
Grafica by Ino-chan & Celiane4ever
cover:
siamo pubblicati dalla shonen jump XD che fissa! mi dispiace di aver rovinato la mitica caricatura di ino-chan con il mio colorize fatto di fretta, ma non c'erano altri modi. più avanti, finite le vacanze, proverò ad aggiustarlo con cura ^^ "Non sono d'accordo. Io prenderei la strada di destra."
"Ma neanche per sogno! Ascolta me, prendiamo quella di sinistra." sentenziò Ino, risoluta.
Shikamaru la guardava annoiato, il sole abbagliante e il cielo senza nuvole lo avevano reso arrendevole e poco propenso a ribattere. Inoltre, Ino era più seccante del solito, quel giorno.
Il team 10 aveva una nuova missione. Per essere precisi, non la squadra al completo, solo loro due.
Choji era stato trattenuto a Konoha, preso da chissà quale impegno troppo importante per poter partire con loro. I due non avevano chiesto spiegazioni comunque, poiché l'ordine arrivava dall'Hokage in persona, e noi tutti sappiamo, quanto Tsunade possa essere convincente, quando vuole.
"E sia. Prendiamo quella di sinistra Ino. Non ho voglia di discutere." si arrese alla fine il ragazzo, cacciando un enorme sospiro.
Erano davanti ad un bivio e sia Ino sia Shikamaru avevano un'opinione differente su quale strada prendere. Come sempre, d'altronde.
"Mmm, ma tu quand'è che hai voglia di fare qualcosa?"Ino incrociò le braccia, infastidita da quel suo comportamento menefreghista.
Che cavolo di informazioni però! Sulla mappa quel bivio non era nemmeno segnalato. La ragazza si rigirò la carta ingiallita e stropicciata cercando di capire il verso giusto, osservando le innumerevoli chiazze che segnavano le regioni e qualcosa tratteggiato di rosso che erano i confini. Dovevano tirare ad indovinare, nel peggiore dei mali sarebbero tornati indietro, se il paesaggio non era quello desiderato. A dire il vero, però, non sapevano nemmeno dove andare.
Vi chiederete, quale era la missione del nostro Team 10?
A Konoha, da lì a qualche tempo, avvenivano strani cambiamenti climatici, senza preavviso. Situazioni oltremodo discutibili, che mettevano in luce il fatto che qualcosa stava succedendo, inutile chiedersi cosa e darsi razionalmente una risposta.
Tempeste di neve in piena estate, piogge e scosse improvvise. Ebbene l'enigma a questa domanda apparentemente irrisolvibile restava da scoprire ai due ragazzi, e se questi ordini arrivavano dall'alto opporsi era improbabile; ma a Shikamaru -astuto e malfidato com'era- la storia sapeva di puzza sotto il naso, e dava parecchio fastidio.
Aveva delle domande che gli ronzavano per la testa costantemente: perché lui ed Ino? O meglio...perché solo lui ed Ino?
Inoltre, erano privi di una guida, senza un sensei, mandati all'avanscoperta. Sembravano due prede che si mettevano su un piatto d'argento, pronte ad essere catturate.
Non un luogo preciso, non una meta sicura. Sapevano soltanto che i presunti colpevoli erano lì, da qualche parte in quella zona, ai confini del paese. Ormai era vano tornare indietro e cercare di schiarirsi qualche dubbio, essi rimanevano insiti nella mente.
Dovevano trovarli e far cessare i cambiamenti climatici. Questa la loro missione. Shikamaru si armò di coraggio e determinazione e per un attimo smise di guardare il cielo per osservarne uno molto più infinito.
"Andiamo Shikamaru, muoviti!" Ino aveva già ripreso a camminare, scegliendo la strada di sinistra, la sua strada, non quella che invece aveva consigliato il ragazzo.
Tipico. Di malavoglia seguì la compagna, affiancandosi l'uno all'altra, lui troppo preso dalle sue domande, lei troppo infastidita per rivolgergli la parola.
Quell'uomo, cavolo quanto gli dava sui nervi! Il sol pensiero le urtava i nervi, spezzando la loro fragilità.
E l'ennesimo e sospirato sbuffo uscì da quelle labbra che per un attimo avevano cessato di parlare. "Sono stanco"... E " Non ho voglia"..."Sei seccante"...
Non gliene andava bene mai una, aveva sempre qualcosa da ridire. Precisiamo: aveva sempre qualcosa da ridire con lei.
Ino diceva una cosa, lui diceva l'opposto.
Eppure...con quell'aria perennemente insonnolita e svogliata. Doveva ammetterlo, nemmeno lei era cieca: Shikamaru era affascinante, avrebbe sicuramente trovato un modo per accendere la sua fantasia. Sul suo volto si dipinse un sorriso malizioso, stava sicuramente pensando al modo per "risvegliarlo." Abile com'era Shikamaru notò quella mezza luna così simile a un ghigno sardonico, dipingersi fievolmente sulle labbra. Adesso cosa stava pensando? Gran bella domanda.
Shikamaru notò il suo mezzo sorriso. Ora a cosa pensava?
E "Shikamaru sei fastidiosamente svogliato", oppure "Shikamaru non hai mai voglia di fare niente..."
Lui diceva una cosa, lei diceva l'opposto.
Secondo la sua logica, era soltanto un modo per provocarlo, o mettersi in mostra. Bah, era incomprensibile, quella ragazza.
"Signor So tutto io, cosa faremo una volta trovato il colpevole?"
Shikamaru non sapeva nemmeno se l'avrebbero trovato e già lei pensava a come comportarsi.
"Non credi che prima dovremmo arrivare nel posto in cui si trova, individuarlo, chiedergli spiegazioni e poi, catturarlo?"
"Dettagli" rispose lei, gesticolando con la mano come se volesse cacciare una mosca fastidiosa.
"Sì...dettagli..." sussurrò lui "Intanto non sappiamo ancora cosa fare, dove andare e chi cercare. “Sarebbero questi i dettagli?”
In effetti, mancavano parecchie informazioni. La loro era una missione parzialmente abbozzata. Il resto dovevano deciderlo.
"No, un luogo lo abbiamo. Guarda là!" Indicò un agglomerato di casupole all'orizzonte. Che città era quella? E come mai lui non l'aveva notata prima?
Shikamaru ridacchiò, come se qualcuno li stesse prendendo in giro. Poteva apparire distratto, ma quando si trattava di doveri, svolgeva il suo ruolo di leader della squadra più che egregiamente, e beh, non era il tipo da farsi sfuggire un villaggio poco lontano da loro, nemmeno se si fosse trattato di un villaggio di contadini.
E quella città, era troppo grande per non essere vista. Si convinse che non averla vista fosse una conseguenza del troppo sole, o di quella ragazza petulante ed egocentrica accanto a lui. C'era da dire che quella seccatura, come la definiva lui, non gli era per nulla indifferente, non se lo guardava dritto negli occhi, sorridendo in quel suo modo particolare, non se lo rimbeccava dandogli dello scansafatiche. E sì, era affascinante.
"Allora? Vedi che avevo ragione io?" Ino sfoggiò il suo sorriso sarcastico e aumentò il passo, impaziente di esplorare quel paese.
Ci misero pochi minuti ad arrivare.
La città era formata da case di diversa dimensione, alcune di diversi piani, altre basse, schiacciate in mezzo a due alte il doppio. La gente affollava la strada principale, i negozianti urlavano per attirare clienti, festoni bianchi adornavano le finestre e i balconi. Era in corso una festa?
Oppure era solo il mercato?
Il vociare di bambini che reclamavano i palloncini, le grida di rimprovero delle madri e la musica in sottofondo: sì, sicuramente stavano festeggiando.
Ino era radiosa. Lei adorava le fiere, le feste e le parate. Era un'occasione per divertirsi senza ritegno.
Guardava ammaliata le bancarelle e i festoni. Avida, assorbiva i profumi dei cibi e dei fiori bianchi sparsi lì intorno. La gente rideva felice, portavano tutti vestiti bianchi, da capo a piedi. Nessuna eccezione.
Shikamaru non aveva mai sentito parlare di una ricorrenza simile. E lui ne sapeva, di cose.
La sua attenzione venne attirata da due ragazze, una vicino all'altra, sedute dietro un banco.
La loro bancarella non esponeva nulla, a differenza delle altre. Decise di andarci a parlare, magari riusciva a ricavare anche delle informazioni preziose.
"Salve. Scusatemi, posso sapere cosa vendete?"
Una delle due prese la parola, sorridendo: "Io e la mia amica Kiki vendiamo verità."
Sembrava seria. Shikamaru alzò un sopracciglio, poco convinto. Verità? Cosa significava?
"Ehm, scusa, non ho capito bene..."Si guardò intorno, Ino era concentrata sulle cianfrusaglie che un banco vendeva.
"Beh, innanzitutto, permettici di presentarci: io sono Aury, e lei è..."
"...Kiki, mi chiamo Kiki." disse lei, prendendo la parola "...e come ha detto Aury, vendiamo verità!"
Anche quella tizia pareva seria. Shikamaru continuava a non capire cosa significasse vendere verità.
"Ok, grazie...ma cosa vuol dire?"
Ora le due ragazze apparivano divertite, forse non comprendevano la sua confusione.
La tizia chiamata Aury iniziò a spiegare :" Beh, noi sappiamo molte cose....possiamo rispondere ad una domanda, se vuoi."
Shikamaru trattenne una risata. Eh già! Adesso arrivavano queste due ragazze vestite di bianco svelavano loro i segreti che avevano sempre voluto conoscere. Cos'erano? Profeti?
"No, seriamente, cosa vendete?"
Kiki ridacchiò tra sé e sé, Shikamaru stava perdendo la pazienza. Si voltò di nuovo alla ricerca della chioma bionda della compagna. Non doveva perderla di vista in quella folla, altrimenti avrebbe speso un'altra mezza giornata per ritrovarla e ripartire.
"Quella ragazza ti piace, non è vero?"
Shikamaru fissò la tipa chiamata Aury in modo alquanto infastidito.
"Cosa te lo fa pensare, scusa? E poi, no... non mi piace. È solo seccante." pronunciò lui, lentamente. Cercava di rendere bene l'idea che quelli non erano affari loro.
Kiki ridacchiò di nuovo, alle spalle della sua amica e poi prese parola :" Beh, che cosa vuoi chiederci allora?"
Shikamaru parve rilassarsi. Bene, almeno qualche cosa l'avrebbe scoperta.
"Vorrei sapere se anche qui ci sono stati strani cambiamenti climatici...se possibile."
"In effetti sì. C'è stata da poco una grossa tempesta di neve...ci sono in giro strane voci. Si dice che esistano persone con uno straordinario potere. Un potere così immenso da sconvolgere le stagioni. E si dice anche che beh, che questa città sia la dimora di una di essi...Si parla di un quaderno con poteri immensi, e di un’entità sovrannaturale...ma sono solo voci...solo che in questo periodo...le nevicate e tutto il resto, sono aumentate..."
"...da quando sono arrivate quei due stranieri..." sussurrò Aury, tra sé e sé.
Kiki fece zittire la sua amica, forse aveva parlato troppo.
"Chi? Da quando è arrivato chi?" Oramai la frittata era fatta, Kiki iniziò a spiegare il tutto. Dannò la sua mente per quell'informazione che le era sfuggita sottilmente, senza accorgersene.
"Aury voleva dire che è iniziato tutto quando sono arrivati in città due forestieri...sono molto gentili, non festeggiano il Festival con noi." sorrise, sincera.
"Beh, come si chiamano? Vorrei parlare con loro, magari possono aiutarmi..."
"Li riconoscerete subito...sono abbastanza, beh, eccentrici" Aury sussurrò l'ultima frase, come per non farsi sentire " Ma molto, molto intelligenti. Anche loro vendono verità, come noi." disse chinando la testa in avanti, come se stesse parlando di entità superiori.
Shikamaru le stava prendendo per pazze.
Ringraziò. Almeno ora sapeva alla carlona di chi si trattava e almeno, chi doveva cercare per avvicinarsi alla verità.
"Grazie ragazze. Aury, Kiki, mi siete state di grande aiuto. Buon festival!" Sorrise e salutò, lasciandosi alle spalle quelle due strane figure. La voce di Kiki lo costrinse a voltarsi indietro :" Ah, lo sai che non bisogna trattare male le ragazze? Bisogna avere tatto, Shikamaru-Kun! Con dei tipini come Ino poi, assecondarla ogni tanto non è un peccato, sai?"
"Sì, cercherò di ricordarmelo. Grazie Kiki."
Fece pochi passi, prima di rendersi conto di un piccolo particolare: lui non aveva detto il suo nome, e nemmeno aveva pronunciato quello di Ino.
Si voltò di scatto, ma era rimasto soltanto il banco vuoto, senza né Aury né Kiki dietro di esso. Gli sembrava molto una visione stile film horror, ma non ci pensò su troppo, per un attimo la spina dorsale fu scossa da un brivido.
Deglutì. Doveva essere il caldo, sì sì...era per forza colpa del caldo. Si massaggiò le tempie sudate, in cerca di una risposta plausibile e soprattutto, razionale, ma l'arrivo di Ino saltellante gli fece perdere il filo dei pensieri.
Possibile che quella ragazza fosse sempre così attiva?
"Allora Shikamaru? Scoperto qualcosa di interessante?"
"A differenza di te, io per tutto questo tempo, ho lavorato. Ti conviene aiutarmi, se vuoi tornare a Konoha e liberarti di me, seccatura." iniziò a camminare, vagando con lo sguardo in cerca di quei personaggi definiti dalle due ragazze "eccentrici". In effetti, l'aiuto di Aury e Kiki in quel caso era pressoché nullo.
"Mph, io ho scoperto la cultura del luogo, Shikamaru, non vedo perché tu ti debba alterare in questo modo..." ribatté lei, stizzita.
"Hai ragione Ino..." Cosa? Le dava ragione? Sorpresa, rimase a sentire cosa aveva da dirle. "...comunque io, al contrario di una certa mia amica, ho scoperto, che dobbiamo cercare due tipi eccentrici..."
"Eccentrici? Cosa vuol dire? Qui sono tutti strani! Aprì le braccia, come per far notare che tutto intorno a loro c'era gente vestita di bianco che gridava e ringraziava chissà quale divinità.
"Voglio dire...non so se hai notato, Shikamaru...ma siamo in un villaggio davvero, davvero particolare."
"Non dirlo a me...tu mica hai incontrato due ragazze che vendono verità..." mugugnò, abbastanza insicuro sul da farsi.
"Eh?"
"Nulla...tu cerca e basta. Vedrai che capirai subito chi sono i due tizi in questione, hanno detto che non partecipano al festival..."
"Ah, quindi non saranno vestiti di bianco..."
"Esatto, non saranno difficili da trovare. Dopodiché, chiederemo loro qualche altra informazione."
"Sai, Shikamaru..." ridacchiò Ino " Sai...mi sembra una caccia al tesoro...a te no?"
Shikamaru sorrise e rispose :" Sì, stavo proprio per dire la stessa cosa." E forse quella era l'unica volta. | | | |
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